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I soprannomi dei calciatori della Roma 2015/16

Quella di assegnare un soprannome ad un calciatore è una pratica vecchia quanto il gioco del calcio. Ecco di seguito i soprannomi affibbiati dai tifosi nel tempo ai calciatori della Roma 2015/16.

Portieri

Il numero 1 della rosa giallorossa è Bogdan Lobont, esperto portiere rumeno, nella capitale dal 2009. Il suo soprannome è “Pisca”, tradotto dal rumeno “il gatto”, soprannome datogli dai suoi compatrioti quando difendeva i pali della Nazionale della Romania.

Morgan De Sanctis, quest’anno dodicesimo ma fino alla scorsa stagione portiere titolare della Roma, ai tempi della militanza al Napoli è stato ribattezzato dal telecronista partenopeo Auriemma “Il pirata”. Da giovane era chiamato “Super Fly” e Morgan ha dichiarato di preferire questo appellativo.

Wojceck Szczesny, portiere titolare della Roma 2015/16, si porta dietro il soprannome “Hippy Crack” datogli dai compagni di squadra dell’Arsenal dopo averlo visto fumare sotto la doccia e contemporaneamente inalare, sembra, protossido di azoto.

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Difensori

Alessandro Florenzi, confermato anche in questa stagione terzino destro, fu chiamato dal portiere compagno di Nazionale Perin “Il bomber della Scala”. A seguito della sua esultanza nella scorsa stagione quando corse a baciare la nonna in tribuna è stato chiamato anche “bello de nonna”. Il compagno di squadra Manolas lo ha soprannominato invece “The machine”.

Maicon, alternativa a Florenzi sulla fascia destra, è stato chiamato nel corso della sua carriera in Italia “il colosso” mentre Luca Digne, terzino sinistro in prestito dal PSG, è stato ribattezzato “Asterix” dal cronista giallorosso Carlo Zampa. In Francia Digne era chiamato “Ratatouille” per la somiglianza con il simpatico topolino del cartone animato della Disney.

Il centrale difensivo Kostas Manolas si porta dietro dalle stagioni greche il soprannome datogli in patria “il muro”, nella capitale un’eredità pesante, ossia quella di Walter Samuel “The Wall”. Leandro Castan è chiamato dai tifosi “lo sceriffo” e dai compagni di squadra della Roma “Pai” mentre il collega di reparto Antonio Rudiger per ora è semplicemente “Toni”.

Centrocampisti

Tra i centrocampisti della Roma i soprannomi non mancano: Daniele De Rossi viene chiamato da anni “Capitan Futuro” anche se lui ha ammesso di non adorarlo, Kevin Strootman è “la lavatrice” per i palloni sporchi che pulisce in mezzo al campo e Radja Nainggolan è “il ninja” dai tempi del Cagliari.

Miralem Pjanic, per la sua bravura sui calci di punizione, è stato chiamato “Giotto” ma il calciatore bosniaco ha dichiarato che il soprannome che preferisce è quello che gli ha dato Francesco Totti: “il piccolo principe”.

Il veterano Seydou Keita viene chiamato, per la sua esperienza e bravura, “il professore” mentre il francese Vainquer “Willy”.

Attaccanti

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Edin Dzeko, all’inizio della carriera veniva chiamato “il lampione”, poi successivamente “il diamante”.

Mohamed Salah è stato ribattezzato “Momo” dal tecnico Spalletti, diminutivo simile al soprannome di Diego Perotti “El Monito” (tradotto dallo spagnolo la scimmietta), che deriva dal soprannome del papà, “El Mono”.

Stefan El Shaarawy, nonostante sia italiano, è stato soprannominato già dai tempi del Milan “il faraone”.

Iago Falque, fermato dagli infortuni in questa sua prima stagione romanista, nelle poche gare disputate ad inizio campionato è stato ribattezzato “l’equilibratore” e “il pendolo”.

Infine i soprannomi di Francesco Totti, numero 10 della Roma da vent’anni. I suoi primi soprannomi furono “il pupone” e “il bimbo de oro”, poi divenne, semplicemente, “il capitano”. Qualche anno fa un cronista anglosassone lo tributò con l’appellativo “The king of Rome”.

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